Feeding a horse at Porta Saracena

Today I went for a walk to Porta Saracena with my father, where we met this fantastic horse. We gave him acorns and he appreciated! Porta Saracena is a door on a cyclopic wall in Segni, the town where my grandparents live. When I was a kid, I used to search between the rocks for these tiny snail shells, pointed and long, that are characteristic of this area. It was cool to find them again today, after so much time has passed!

old videos – da caricare

Biscottone Kirby foglia

kirby-leaf-biscuitSono piuttosto orgoglione delle mia abilità culinarie: oggi ho preparato questo biscottone dolce, servito dopo pranzo, come “regalo di Natale” per mio nipote. È un semplice impasto di farina, lievito, burro, olio e miele (ho messo il miele per renderlo un po’ dolce, volendo comunque evitare l’odiato zucchero). Il biscottone è a forma di Kirby, videogioco con cui Leonardo si è fissato nelle ultime settimane. Praticamente è una palla rosa che può aspirare oggetti e nemici per poi risputarli, che può volare, e che può prendere diverse abilità. Per il nostro biscotto abbiamo scelto Kirby con “abilità foglia“. Sopra il pre-cottura, sotto il post-cottura.

kirby-leaf-biscuit-after-cooking

Le truffe delle agenzie immobiliari

Qualche mese fa ho scritto un articolo sul ruolo delle banche all’ interno della società, e di esse traevo un profilo non molto lusinghiero, cioè quello di parassiti che non producono beni o servizi reali, ma che vivono a cavallo di un sistema finanziario che si sono ritagliate su misura per sfruttare gli altri cittadini.

Un amico a cui ho fatto leggere l’articolo, che credo non ne abbia compreso interamente il significato, ha obiettato che secondo lui le banche produrrebbero invece un servizio utile, “come ad esempio un’ agenzia immobiliare“. Ho pensato che fosse un paragone interessante, perché in effetti qualcosina da dire ce l’avevo anche su di loro! Lo spunto per scriverne però mi viene oggi, da questo foglietto che mi sono ritrovato sotto il tergicristallo della macchina (per l’ennesima volta):

annuncio-truffa-agenzia-immobiliareSe vivete a Roma o in un’altra grande città, probabilmente siete familiari proprio con questo specifico annuncio (queste “studentesse” usano sempre la stessa calligrafia e lo stesso formato di annuncio) o con molte variazioni sul tema (cerco urgentemente appartamento in zona, pagamento in contanti è uno dei più classici).

Chiariamolo subito: spesso dietro questi foglietti non ci sono delle giovani e rassicuranti studentesse, ma agenzie immobiliari non molto oneste. Così come spesso non sono semplici cittadini quelli che scalpitano dalla voglia di comprare una casa nel quartiere e in contanti, ma sempre agenzie immobiliari.

Se qualcuno abbocca a questi ami e telefona, di solito l’agenzia immobiliare manda un agente a ispezionare la proprietà. Se la ritiene interessante, l’agente prova a convincere il proprietario che l’immobile ha un valore molto più basso del valore reale di mercato. Se ci riesce, l’agenzia immobiliare compra l’immobile tramite un amico e ci guadagna rivendendo poi a un prezzo più alto.

Anche se il proprietario non intende vendere ma semplicemente affittare, l’agenzia ha comunque interesse a prendere in gestione l’immobile a prezzo “da studentesse”, per poi riaffittarlo a prezzi opportunamente gonfiati.

La tecnica in entrambi i casi è latest-lupo-vestito-da-pecora stessa, cioè l’agenzia si traveste da privato (scrivendo anche con una bella faccia tosta “no agenzie” sui suoi stessi annunci-ami) per ottenere gli immobili dei cittadini a prezzi inferiori al loro valore reale.

Occhio a queste truffe, e soprattutto vi suggerisco di tenere a mente una considerazione generale che vale per le agenzie immobiliari: sono intermediari di cui non c’è molto bisogno. Nella transazione per la vendita di una casa, venditore e compratore possono semplicemente pubblicizzare/cercare l’immobile su un database comune, e poi contattare un legale per fare le carte. Grazie a internet un numero sempre maggiore di persone sceglie questa strada.

L’unico motivo per cui le agenzie immobiliari continuano a esistere è che molte persone si sentono nervose di fronte a una grossa decisione come quella dell’acquisto di una casa. Per questo motivo diventano preda degli agenti immobiliari, che si mettono in mezzo e riescono a raschiare una percentuale sul prezzo dell’immobile. In questo sono, per l’ appunto, molto simili ai broker che popolano il mondo della finanza, che si guadagnano da vivere solamente prendendo percentuali sugli investimenti altrui.

Come guadagnare senza lavorare

come-guadagnare-senza-lavorare-fronteGuadagnare senza lavorare è perfettamente possibile, ed è anche un modo molto intelligente di guadagnare.

Non è necessario fare alcuna truffa o niente di illegale, e lo specifico perché, in effetti, dietro questa idea di truffe ce ne sono parecchie. In questo articolo vi spiego invece come riuscirci, dandovi così tanti motivi per guadagnare denaro senza avere un lavoro “regolare”, che avere il proverbiale ‘posto di lavoro‘ non vi sembrerà più una fortuna, ma una sciagura, come sembra a me oggi!

Poiché dico spesso che è necessario liberarsi delle zavorre stupide per fare spazio a sostituti intelligenti, voglio iniziare spiegando perché guadagnare denaro tramite un posto di lavoro è il modo più stupido di guadagnare. E qui mi riferisco al tipico lavoro impiegatizio, in cui state chiusi 40 e più ore a settimana in un ufficio o un cantiere, spesso con i vostri accessi monitorati da un tesserino magnetico o dal capo.

(se state guadagnando denaro proprio in questo modo, non prendetela male. È facile cadere in questo meccanismo, infatti anch’io ho passato anni ingabbiato in ufficio prima di arrivare alle conclusioni che sto per spiegare.)

Perché è stupido? Semplice: perché guadagnate denaro soltanto quando state lavorando. Non vi accorgete che questo è un problema? Il denaro fluisce verso di voi soltanto fin quando siete a lavoro. Nel momento in cui posate la penna e uscite dall’ufficio, smettete di guadagnare. Appena abbandonate gli strumenti e uscite dal cantiere, il denaro smette di entrare nel vostro conto.

Così sono concepiti molti lavori: venite pagati a ore, il compenso viene vincolato al tempo che spendete a lavoro. E non vi sembra una fesseria questa?

Avete mai pensato, invece, che potreste guadagnare denaro anche quando NON state lavorando? Mentre dormite magari? Mentre siete in vacanza? Mentre passate il tempo con la vostra famiglia? Beh pensateci adesso perché è possibile, e in effetti nel mondo lo fanno già molte persone. Se volete riuscirci anche voi tutto quello che dovete fare è passare da sistemi che producono reddito attivo a sistemi che producono reddito passivo.

Il classico lavoro impiegatizio è appunto un sistema che produce reddito attivo, perché guadagnate solo quando state attivamente lavorando. Elenco in un altro articolo i tantissimi motivi per cui questo modello lavorativo è spesso fallimentare, ma qui voglio sfatare un mito al suo riguardo, scioccandovi con un’eclatante rivelazione:

Al mondo non frega una gran mazza di quante ore passate in ufficio

In realtà, solo a una misera manciata di persone interessa quanto tempo trascorrete a lavoro. Tra queste c’è il vostro capo, che spesso è uno di quelli a cui hanno fatto il lavaggio del cervello a sua volta, facendogli credere che questo modello lavorativo sia l’unico possibile. E tra queste ci sono anche i vostri colleghi, che spesso odiano il proprio lavoro, ma inconsciamente diventano parte attiva di un sistema lavorativo schiavistico perché controllano l’uno gli spostamenti dell’altro, per assicurarsi che anche gli altri ne soffrano.

E tutto il resto del mondo? Ci sono tantissimi settori in cui il resto del mondo non saprà mai quante ore ci avete messo a produrre il bene/servizio che state producendo, oppure ne sarà del tutto disinteressato. L’unica cosa che interessa al resto del mondo, infatti, è il bene/servizio stesso. Se lo ritiene valido lo comprerà comunque.

Forse per voi questo articolo vale di più, se vi rivelo che anziché solo un’ora ci ho messo dieci ore a scriverlo? Forse il pane che comprate dal fornaio vale di più, se scoprite che anziché mezz’ora ci ha messo tre ore a farlo? Decidete di comprare il pane in base al sapore… o in base a quante ore il fornaio ha lavorato per produrlo?

È evidente che questa idea di vincolare il denaro che guadagnate a quanto tempo passate attivamente a lavorare è una stupidaggine. Poco importa che il sistema scolastico vi abbia addestrati proprio a cercare un lavoro a ore, e poco importa che “tutti” guadagnino denaro proprio in questa maniera.

Il fatto che “tutti” vendano il proprio tempo non rende vendere il proprio tempo una buona idea, anzi è proprio la zavorra stupida di cui dovete liberarvi se volete fare posto a un modo diverso di produrre reddito, il sostituto intelligente che vi porta effettivamente a guadagnare denaro senza lavorare. Il sostituto in questione è un sistema che crea reddito passivo.

Cos’è il reddito passivo?

Il reddito passivo è quello generato da un sito web su cui vengono posti degli annunci pubblicitari (i “banner”). Se il sito funziona e ha contenuti interessanti, la notte state effettivamente dormendo mentre dall’altra parte del mondo, diciamo a Singapore, un asiatico clicca sul vostro annuncio e vi fa guadagnare qualche centesimo. Avete guadagnato nel bel mezzo di una dormita.

Il reddito passivo è quello generato da un appartamento, di cui siete proprietari o di cui avete anche solo il permesso a subaffittare, che date in affitto a qualcuno. Periodicamente riceverete dall’ affittuario dei pagamenti, senza che ci sia stato effettivamente bisogno di lavorare da parte vostra, a parte organizzare sporadiche manutenzioni.

Un distributore automatico di snack, piazzato in un edificio pubblico, è una fonte di reddito passivo semplice ed efficiente. Periodicamente dovete rifornirlo di snack, ma per tutto il resto del tempo non avete più bisogno di lavorarci: potete riposare o dedicarvi ad altre attività, nel frattempo il distributore continua comunque a generarvi reddito.

Tutti i prodotti che derivano da opere creative, ad esempio i libri che scrivete, la musica che componete, i film che producete, una volta che sono stati completati e messi sul mercato vi faranno guadagnare senza più lavorare. Ad ogni acquisto, ascolto o visione, vi verranno versati i diritti d’autore (le cosiddette “royalties”). A volte non avete nemmeno la necessità di creare opere nuove, ma potete sfruttare le opere di dominio pubblico, come ad esempio la musica classica antica, per creare un sistema di reddito passivo.

Gli investimenti finanziari costituiscono un’altra fonte di reddito passivo. Esempi di questo tipo sono i metalli preziosi, le valute estere, le azioni. Li comprate in un certo momento, poi con il passare del tempo -tempo in cui non avrete lavorato- il loro valore cresce.

Notare che quest’ultimo è un campo un po’ spinoso: è necessario parecchio tempo per decifrare il mondo della finanza, circondato da un sacco di informazioni false e fuorvianti, prima di investire in modo intelligente. Naturalmente, se siete intrappolati in un lavoro d’ufficio 40 ore a settimana vi negate ogni possibilità di decifrare alcunché, proprio perché siete troppo occupati a vendere il vostro tempo al datore di lavoro e non avete tempo per informarvi seriamente su cos’è meglio acquistare.

Si possono fare molti altri esempi: investimenti in domini internet, opere d’arte, brevetti su invenzioni, acquistare macchinari industriali e darli in affitto, in generale moltissimi lavori imprenditoriali producono reddito passivo, ma non intendo elencarli tutti adesso, lo farò probabilmente in un altro articolo. Qui voglio invece evidenziare alcuni aspetti importanti che hanno in comune le fonti di reddito passivo.

In nessun caso si guadagna senza lavorare mai

Anzi, molti di questi sistemi richiedono un lavoro extra soprattutto nella fase iniziale, per essere “lanciati”. Però una volta che sono lanciati…

Si guadagna senza lavorare per tutto il resto del tempo

Questo secondo fatto è quello che vi farà tuffare anima e corpo nella missione di creare dei sistemi di reddito passivo, se come me attribuite un valore gigantesco alla possibilità di liberarvi di un insensato lavoro a ore. E’ vero, dovete stringere un po’ i denti all’inizio, ma il fatto che poi possiate seguitare a guadagnare senza più lavorare per anni, spesso anche per tutto il resto della vita, è veramente clamoroso.

Partiamo dalla creazione. Costruire un sistema che generi reddito passivo può richiedere sforzi iniziali notevoli. La natura degli sforzi dipende dal tipo di sistema che scegliete. Ad esempio, mettere su un sito web ha il vantaggio che ha un costo iniziale bassissimo (hosting + dominio) ma richiede senza dubbio molto impegno nella prima fase per riempirlo con contenuti di alta qualità, originali, che attirino molti utenti di internet.

Comprare un appartamento da affittare richiede un grosso investimento iniziale (considerate però che durante i periodi di “crisi” potete riuscire a comprare con poche decine di migliaia di euro) e anche un certo stress per trovare l’ immobile giusto, trattare con agenti immobiliari, i notai e fare pratiche legali.

Entrare nel settore dei distributori automatici può essere difficile, perché molti edifici pubblici sono già gestiti da grandi aziende ben inserite “nel giro”, e queste difficilmente lasciano spazio a nuovi concorrenti. Dovete fare qualche sforzo extra per trovare nuove opportunità. Ad esempio potete iniziare mettendo un distributore nella scuola di musica di un vostro amico, o nell’appartamento turistico -in cui c’è un frequente ricambio di ospiti- di un vostro parente.

Produrre opere creative non è certo facile, ci vuole talento per creare musica, film, o libri che la gente sia disposta a pagare (è anche vero che difficilmente riuscirete a sviluppare alcun talento creativo restando chiusi in ufficio, a fare lavoro ripetitivo). Anche “ri-confezionare” opere di pubblico dominio in modo che piaccia alla gente comporta una certa dose di lavoro.

Gli investimenti di natura finanziaria costano studio. Tanto studio per capire come funziona la finanza, quali prodotti acquisiranno davvero valore nel tempo, e quali prodotti vanno evitati. Evitare i consigli di moltissimi consultenti finanziari che popolano gli uffici postali e bancari può essere un ottimo inizio. Suggerisco invece di iniziare capendo la differenza -fondamentale- tra finanza e economia reale.

Insomma la fase più difficile è indubbiamente quella iniziale, di lancio. Però una volta superata questa fase è effettivamente tutta in discesa: il sistema che avete costruito continua a distribuire valore senza che sia più necessario il vostro continuo intervento, e a questo punto voi venite ricompensati per il valore che esso distribuisce, piuttosto che per il tempo che passate a lavorare.

“Quanto automatico” deve essere il vostro sistema di reddito passivo lo decidete voi. Il sistema può avvicinarsi ad essere perfettamente passivo, ovvero una volta creato non è praticamente mai più necessario che ci lavoriate e tutto quello che fate è riscuoterne i guadagni, ad esempio gli investimenti finanziari o i diritti d’autore su un libro.

Il sistema può invece essere parzialmente passivo, ad esempio un sito internet può farvi guadagnare denaro senza che ci lavoriate per la maggior parte del tempo, ma sono comunque necessari degli aggiornamenti periodici. Un appartamento che affittate fa fluire denaro verso il vostro conto per la stragrande maggioranza del tempo mentre voi state facendo altro, però di tanto in tanto dovete fare manutenzione o occuparvi di eventuali problemi dei coinquilini.

Io naturalmente consiglio di creare dei sistemi di reddito passivo che siano in linea con i vostri interessi, in questo modo anche se questi sistemi non sono passivi al 100% avrete voglia di lavorarci sopra per mantenerli, o addirittura migliorarli.

Ricordate sempre che la qualità di ciò che producete, qualunque bene o servizio esso sia, decolla se ci lavorate con passione. Per questo io penso che se molte persone raggiungessero la libertà economica smettendo di guadagnare denaro tramite “posti di lavoro”, e iniziassero a guadagnarlo invece tramite sistemi basati sulle loro passioni e talenti, la società intera ne trarrebbe un grosso beneficio. Semplicemente, ci sarebbero molti più beni e servizi di qualità a disposizione nel mercato.

Dissociate il vostro reddito dal vostro lavoro

separazione-guadagno-lavoroIn generale, io trovo molto desiderabile che il mio reddito sia il più possibile dissociato da quanto tempo lavoro e da quale posto lavoro. Voglio invece guadagnare denaro in proporzione al valore che produco e che consegno alla gente. Proprio perché mi sono reso conto, come scrivevo sopra, che alla gente tutto sommato non importa come io abbia prodotto quel valore, ma importa del valore stesso.

Trovo anche desiderabile che ci siano dei sistemi automatizzati (e la crescente tecnologia è un alleato formidabile in questo) che si occupano di distribuire alla gente il valore che produco, cosicché io possa nel frattempo dedicare la mia vita ad attività che mi rendono felice. Ad esempio scrivere, viaggiare, produrre video comici, stare con la famiglia e gli amici sono tutte attività che mi rendono felice.

Fatevi pagare il valore che producete, non il tempo che passate in ufficio

Questo l’ ho messo in blu perché lo ritengo il suggerimento chiave di questo articolo. Concentratevi sul creare e poi distribuire valore alle persone, anziché preoccuparvi di rispettare degli orari settimanali che interessano solo a un piccolo gruppo di impiegati d’ufficio (su una popolazione mondiale di miliardi).

Il valore è quello che le persone desiderano o di cui hanno bisogno. Finché vi occuperete di creare e distribuire valore alla gente, troverete sempre facilmente modi di guadagnare denaro senza lavorare per la maggior parte del vostro tempo. Questo proprio perché voi potrete occuparvi soltanto di creare il valore (avviando i sopra-citati sistemi passivi), e potrete delegarne invece la distribuzione alla tecnologia o a collaboratori.

Ad esempio, se scegliete di generare reddito passivo tramite un sito web, dovete solo creare il sito e riempirlo di contenuti. Usate l’accortezza di creare contenuti con validità di lunga durata (ad esempio mi aspetto che questo articolo continuerà ad essere interessante per moltissimi anni, se scrivessi un articolo sull’ ultimo modello di cellulare perderebbe ogni interesse all’ uscita del modello successivo). Una volta che il sito è pronto ci pensa il server a distribuirne il valore a una platea vastissima, tra l’ altro a costi ridicoli.

Un esempio meno virtuale è quello dell’appartamento in affitto. Voi create il “valore” acquistando l’appartamento, ristrutturandolo, arredandolo, installando tutti i servizi. Dopodiché potete pagare un’ agenzia per occuparsi di distribuire tale valore: un agente si occuperà di trovare i coinquilini, assisterli, fare manutenzioni, pulizie periodiche, o altri servizi che potete concordare.

Caso analogo per i distributori automatici: potete delegare a un collaboratore le operazioni periodiche di rifornimento e rendere l’attività perfettamente passiva. A quel punto voi sarete del tutto svincolati dalla fase di distribuzione del valore.

Dipende molto da voi. Ad esempio, ho degli amici che affittano sistematicamente il loro appartamento a turisti. Per alcuni di loro le manutenzioni e le interazioni con gli ospiti sono piuttosto piacevoli, per cui preferiscono gestire di persona anche questi aspetti della loro attività. In questo modo hanno lo svantaggio di un sistema di reddito solo parzialmente passivo, ma il vantaggio di risparmiare i costi di agenzia.

Altri invece preferiscono delegare tutto a un’agenzia: il loro sistema ha il vantaggio di avvicinarsi a essere perfettamente passivo, ma lo svantaggio di dover pagare l’agenzia.

Quanti sistemi di reddito passivo è meglio costruire?

Io penso che sia senz’altro utile costruire più di un sistema di reddito passivo, in settori diversi. In questa maniera, anche se uno di essi smette di funzionare per cambiamenti che non avevate previsto (ad esempio comprate un immobile in una città turistica per affittarlo, ma dopo qualche anno il flusso turistico di quella città cala drasticamente) avete ancora sorgenti di guadagno che vi permettano di non dover tornare a lavorare a orario.

Esempi di combinazioni sono: immobili in affitto + siti web + metalli preziosi, oppure: pubblicazione libri + pubblicazione filmati su internet + azioni, oppure: distributori automatici + negozi online.

(ricordate sempre di preferire temi sempreverdi per i vostri siti, libri, video, anziché temi di attualità per cui l’interesse nasce e muore nel giro di pochi giorni. Solo i primi sono adatti a produrre reddito passivo, i secondi richiedono continuo lavoro per “inseguire”, appunto, l’ attualità.)

Considerate che ogni sistema vi richiede degli sforzi iniziali per essere creato, per cui non è conveniente puntare alla creazione di 20 sistemi passivi diversi, né d’altro canto è necessario. Spesso 2-3 sistemi passivi garantiscono una buona diversificazione, e possono già produrre guadagni paragonabili a quelli di molti lavoratori dipendenti. Tra l’altro, se come me date più importanza al vostro stile di vita che al denaro, vorrete mantenere le cose più semplici possibile, evitando di creare un impero di sistemi che finirebbero per complicarvi la vita.

Ok, se siete arrivati fino qui a leggere è perché probabilmente quello che ho scritto finora ha parecchio senso per voi. Eppure, forse durante la lettura vi sono venuti due dubbi. Vediamo se indovino quali sono.

In effetti. Guadagnare senza lavorare non è immorale?

“Quello campa di rendita” è di solito una frase detta con un certo biasimo nel linguaggio comune. Siete disposti a essere biasimati? Io campo di rendita per la maggior parte del mio tempo e non mi sento in colpa per questo.

In realtà, mi sento invece piuttosto orgoglioso di aver creato dei progetti (online in internet e offline nella vita reale) che hanno servito migliaia di persone. Di certo mi sentirei piuttosto in colpa se invece, come accadeva quando avevo un lavoro regolare e facevo consulenza negli uffici aziendali, venissi ancora pagato per passare 8 ore “a lavoro”, di cui 4 a produrre realmente e 4 a perdere tempo tra email, telefonino, riunioni insignificanti, social network o a dormicchiare davanti a un monitor causa digestione post-pranzo.

Sono convinto che lavorare poche ore al giorno, sui progetti giusti e nei periodi in cui si ha più energia, sia la vera ricetta per la produttività. E azzardo anche che sarà la tendenza dominante in futuro: le persone lavoreranno poche ore al giorno e quasi esclusivamente in settori creativi (pittura, musica, poesia…), mentre le macchine si occuperanno delle altre mansioni.

Per cui fatevi un bel piacere: anticipate i tempi e risparmiatevi la follia del timbro del cartellino. Molti lavori impiegatizi e improduttivi in cui la gente è intrappolata finiranno comunque per essere svolti dalle macchine. Voi potete concentrarvi ad acquisire la libertà economica già adesso, costruendo sistemi di reddito passivo che fanno del bene a voi stessi e anche agli altri.

Ok, ma non tutti possono lasciare tutti i lavori

Naturalmente ci sono dei settori che non sono adatti a produrre reddito passivo. Un commesso di negozio ha bisogno di essere fisicamente nel negozio durante l’apertura. Un agente di sicurezza aereoportuale ha bisogno di lavorare nei punti di controllo in specifici orari. Un programmatore ha bisogno di essere in ufficio a contatto con i colleghi di progetto, durante il giorno.

In questi esempi c’è necessariamente un forte vincolo tra quanto guadagna il lavoratore e quanto tempo spende sul posto di lavoro.

La notizia è che proprio in questi tipi di lavori, i lavori a reddito attivo, il legame tra reddito e lavoro diventa spesso un ricatto ai danni del lavoratore, che se vuole guadagnare abbastanza denaro per vivere deve lavorare decine di ore ogni settimana, senza avere più tempo per di tutti gli altri aspetti della vita.

Molti lavori a reddito attivo potrebbero già essere svolti in dosi minori, con contratti part-time, e infatti avrebbero molto più senso così. Sfortunatamente viene fatto l’opposto, esiste un sistema insensato che ne regola il mercato. Ma vi pare che una persona debba chiedere il permesso al capo se vuole fare un viaggio per esplorare un po’ il mondo in cui vive (spesso beccandosi un no)? O che addirittura debba chiedere il permesso per passare tempo con famiglia e amici?

Non conviene ripetere in continuazione “odio il mio lavoro” e “odio il lunedì” come fanno in molti. Non siete obbligati a scegliere questo tipo di lavori. Ho scritto questo articolo per farvi vedere invece che già adesso esistono delle alternative, sistemi che realmente vi permettono di guadagnare senza lavorare gran parte del vostro tempo. Guardatevi intorno e inizierete a notare che un sacco di persone vivono in questa maniera.

Se siete incastrati in un lavoro ad ore, iniziate a costruire dei sistemi passivi che vi producano dei flussi di reddito automatico. Appena i flussi saranno sufficienti per sostenere le vostre spese, potrete liberarvi del lavoro ad ore e raggiungere la libertà economica.

Per riuscirci ricordate di concentrarvi sulla filosofia giusta: fatevi pagare il valore che create e distribuite alle persone.


Note: questo articolo è ispirato dal popolare articolo “10 ragioni per cui non dovresti mai trovarti un lavoro” di Steve Pavlina, di cui ho trovato utile scrivere una mia versione personale, un po’ differente.

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How to earn money without working

how-to-earn-money-without-working-frontEarning money without working is perfectly possible, and it’s also a very smart way to earn money.

It’s not necessary to do any scam or anything illegal, and I specify this because, let’s say it, there are a lot of scams behind this idea. In this article instead I’ll explain how to succeed at it, giving you so many reasons to earn money without having a “regular” job, that having a job will not seem like something desirable anymore, but a calamity, like it seems to me today!

Since I often say that it’s necessary to get rid of the dumb burdens to make room for the smart alternatives, I want to start by explaining why earning money through a job is the dumbest way to earn money. And here I refer to the typical employee job, where you are locked 40 and more hours per week in an office or a workshop, often with your time monitored by a magnetic badge o by your boss.

(if you’re earning money exactly in this way, don’t take it bad. It’s easy to fall into this mechanism, in fact I also spent years trapped in an office, before arriving to the conclusions that I’m about to explain).

Why is it dumb? Simple: because you only earn money when you are working. Don’t you realize that this is a problem? Money flows to you only when you are at work. In the exact moment you lay down the pen and leave the office, you stop earning money. As soon as you leave the tools and get out of the workshop, money stops entering your account.

This is how a lot of jobs are conceived: you get paid for the hours, the salary is tied to the time you spend at work. And doesn’t it seem dumb to you?

Have you ever thought, instead, that you could earn money also when you are NOT working? When you’re sleeping perhaps? When you’re on vacation? When you’re spending time with your family? Well think about it now because it’s possible, and actually in the world many people are doing it already. If you want to do it as well, all you have to do is to switch from systems that produce active income to systems that produce passive income.

The common employee job is a system that produces active income, because you only earn money when you’re actively working. I list in another article the many reasons why this work model is often a failure, but here I want to debunk a myth about it, shocking you with a huge revelation:

The world doesn’t give a damn about how many hours you spend in the office

Really, only a small handful of people cares about how much time you spend at work. Among these there is your boss, who often is one of those who got brainwashed himself, to make him believe that this work model is the only possible one. And among these there are your colleagues, who often hate their job, but unconsciously become active part of a slavery-like job system because they check each other’s times, to make sure also others are suffering from it.

And all the rest of the world? There are many sectors in which the rest of the world will never know how many hours it took you to produce the good/service you’re producing, or they will be totally not interested. The only thing the rest of the world cares about, in fact, is the good/service itself. If it’s valid, they will buy it anyway.

Maybe for you this article is worth more, if I reveal that rather than one hour it took me ten hours to write it? Maybe the bread that you buy from the baker is worth more, if you discover that rather than half an hour he worked three hours to make it? Do you decide to buy the bread for its taste… or for how many hours the baker worked to produce it?

It’s obvious that this idea of tying the money that you earn to how much time you spend actively working is a nonsense. It doesn’t matter that the school system trained you specifically to search for a time-bound job, and it’s not important that “everybody” earns money exactly in this way.

The fact that “everybody” sell their time doesn’t mean that selling your time is a good idea, the contrary: it’s the dumb burden you have to get rid of if you want to make room for a different way of producing income, the smart alternative that really leads you to earn money without working most of your time. The alternative is a system that creates passive income.

What is passive income?

Passive income is the income generated by a web site on which there are ads (the “banners”). If the web site works and has interesting contents, in the night you’re actually sleeping while on the other side of the world, let’s say in Italy, an italian clicks on your ad and makes you earn few cents. You earned money while you were sleeping.

Passive income is generated by an apartment -of which you’re the owner or maybe you just have the permission to subrent it- that you rent to someone. Periodically you’ll receive payments from the guests without any need for you to work, apart from organizing sporadic maintenance.

A vending machine selling snacks, placed in a public building, is a simple and effective source of passive income. Periodically you have to refill it with snacks, but for the rest of the time you don’t need to work at it: you can rest or do other activities, in the meanwhile the vending machine keeps on generating income for you.

All the products that come from creative work, for example the books you write, the music you compose, the movies you make, once they’re completed and put on the market will make you earn money without working anymore. At every sale you will receive the “royalties”. Sometimes you don’t even need to create new products, but you can use the public domain resources, for example ancient classical music, to create a passive income system.

Financial investments are another source of passive income. Examples of this type are precious metals, foreign currencies, stocks. You buy these at a certain moment, then as time goes on -time in which you will not work- their value increases.

Notice that this last field is a bit treacherous: you need a lot of time to decipher the world of finance, surrounded by a lot of false and misleading information, before you can invest intelligently. Naturally, if you’re trapped in an office job 40 hours a week you don’t have any chance of deciphering anything, just because you’re too busy selling your time to the employer and you don’t have time to get informed on what’s best to buy.

A lot of other examples can be made: investments on internet domains, art, patents on inventions, buying and renting industrial machines, generally a lot of entrepreneurial jobs produce passive income, but I don’t want to list all of them now, I’ll probably do it in another article. Here instead I want to highlight some aspects that the sources of passive income have in common.

You don’t earn money by never working

The contrary, a lot of these systems require extra work especially in the initial phase, to be “launched”. But once they’re launched…

You earn money without working all the rest of the time

This second fact will motivate you strongly to create passive income systems, if like me you assign a gigantic value to the possibility of getting rid of a hourly job nonsense. It’s true, you have to make a bigger effort at the beginning, but the fact that after it you can keep on earning money without working for years, often for all the rest of life, is really amazing.

Let’s start from the creation. Building a passive income system can require big initial efforts. The nature of the efforts depends on the type of system that you choose. For example, builing a web site has the advantage that it has a very low initial cost (hosting + domain) but it surely requires a lot of effort in the first phase to fill it with high quality contents, original, that attract many internet users.

Buying an apartment to rent out requires a big initial investment (but consider that during the periods of “crisis” you can successfully buy with few tens of thousands of dollars) and also some stress to find the right apartment, deal with real estate agents, lawyers and do the paperwork.

Entering in the sector of vending machines can be difficult, because a lot of public buildings are already managed by big companies well estabished “in the business”, and they hardly leave any room for new competitors. You have to make some extra effort to find new opportunities. For example you can start by putting a machine in the music school of your friend, or in the touristic apartment -in which there’s a frequent turnover of guests- of your relative.

Producing creative work is definitely not easy. Creating music, movies, or books that people are willing to pay for takes talent (it’s also true that you will hardly develop any creative talent by staying locked in an office, doing repetitive work). Also “re-packaging” public domain resources in a way that people will like requires a certain amount of work.

Financial investments cost study. A lot of study time to understand how finance works, which products will really gain value with time, and which products to avoid. Avoiding the advice of many financial advisors who populate the bank offices can be a great start. I suggest instead to start by understanding the -paramount- difference between finance and real economy.

So, the most difficult phase is without any doubt the initial one, the launch phase. But once this phase is over everything runs really smoothly: the system you built continues to deliver value without need of your constant intervention, and at this point you get rewarded for the value it delivers, rather than for the time you spend working.

“How much” automatic your passive income system must be, you decide it. The system can get close to be perfectly passive, meaning that once it’s created it’s practically not needed anymore that you work on it, and all you do is to receive the earnings, for example the financial investments or the royalties for a book.

The system can also be partially passive, for example an internet web site can make you earn money without working most of the time, but it’s still necessary to do periodic updates. An apartment that you rent out makes money flow to your account for most of the time while you’re doing something else, but from time to time you have to do maintenance or deal with possible problems of your guests.

Naturally I advise to create passive income systems that are in line with your interests, this way even if these systems are not 100% passive you will feel like working on them, to maintain them, or even improve them.

Remember that the quality of anything that you produce, whatever good or service it is, takes off if you work on it with passion. This is why I think that if many people would reach economic freedom by stopping to earn money through “regular jobs”, and would start instead to earn money through systems based on their passions and talents, the entire society would greatly benefit from it. There would simply be more quality goods and services available in the market.

Decouple your income from your work

separating-income-from-workIn general, I consider very desirable that my income is as much as possible decoupled from how much time I work and where I work. Instead I want to earn money in proportion to the value that I produce and deliver to people. This because I realized, as I wrote above, the after all people don’t care about how I produced that value, but they care about the value itself.

I also consider desirable that there are automatic systems (and the growing technology is a formidable ally in this) that take care of delivering the value that I produce to people, so in the meanwhile I can use my life for activities that make me happy. For example writing, traveling, making comic videos, staying with family and friends are all activities that make me happy.

Get paid for the value you produce, not for the time you spend in the office

I write this in blue because I consider it the key advice of this article. Focus on creating and then delivering value to people, rather than worrying to comply with weekly schedules that interest only to a small group of office employees (on a world population of billions).

Value is what people desire or need. As long as you care about creating and delivering value to people, you will always find ways to earn money without working most of your time. This because you have the possibility to only create the value (starting the passive systems that I mentioned above), while you can delegate the delivery to technology or coworkers.

For example, if you choose to generate passive income through a web site, you only have to create the site and fill it with contents. Pay attention to create contents that are valid in the long term (for example I expect that this article will continue to be interesting for many years, if I’d write an article about the last model of cell phone it would stop being interesting as soon as the next model comes out). Once the site is ready it’s the server that takes care of delivering the value to a very wide audience, and with ridiculously low costs by the way.

A less virtual example is the apartment to rent out. You create the “value” by buying the apartment, doing rehabs, refurnishing it, installing all the services. After that you can pay an agency to manage the delivery of that value: an agent will find the guests, assist them, do maintenance, periodic cleaning, or other services that you can decide together.

Similar case with the vending machines: you can delegate to a coworker the periodic refilling operations and make the business perfectly passive. At that point you’ll be completely free from the phase of delivery of the value.

It depends on you a lot. For example, I have friends who systematically rent out their apartment to tourists. For some of them maintenance and interactions with the guests are rather pleasant, so they prefer to manage in person also these aspects of their business. This way they have the disadvantage of an income system which is only partially passive, but the advantage of saving the costs of the agency.

Others prefer to delegate everything to an agency: their system has the advantage of getting close to be perfectly passive, but the disadvantage of having to pay the agency.

How many passive income systems is better to build?

I think that it’s definitely useful to build more than one passive income system, in different sectors.This way, even if one of them stops working for events you didn’t predict (for example you buy an apartment in a touristic city to rent it out, but after few years the tourist flow in that city drops drastically) you still have sources of income that allow you to not return to work by hours.

Examples of combinations are: renting out apartments + web sites + precious metals, or: publishing books + publishing videos in internet + stocks, or: vending machines + online shops.

(remember to always prefer evergreen topics for your web sites, books, videos, rather than current news topics, for which the interest grows and dies within few days. Only the first ones are suited to produce passive income, the second ones require continuous work to “chase” the news.)

Consider that every system requires initial efforts to be created, so it’s not convenient to aim at 20 different passive systems, but that’s not even necessary. Often 2-3 passive systems guarantee a good diversification, and they can already produce earnings comparable to those of many employee workers. In addition, if like me you give more importance to your lifestyle than to money, you’ll want to keep things as simple as possible, avoiding to create an empire of systems that at the end would complicate your life.

Ok, if you arrived here reading it’s probably because what I wrote so far makes a lot of sense to you. But still, maybe while you were reading a couple of doubts appeared in your mind. Let’s see if I guess what they are.

Well. Isn’t earning money without working immoral?

Not working most of your time is generally seen as deprecable. Are you ready to be deprecated? I live without working most of my time and I don’t feel guilty for this.

Actually, I feel rather proud for projects that I created (online in internet an offline in the real life) that served thousands of people. I surely would feel rather guilty if instead, like it was happening when I had a regular job and I was doing consultancy work in the offices, I would still get paid to spend 8 hours “at work”, of which 4 really producing and 4 wasting time between email, phone, meaningless meetings, social networks or half asleep in front of a monitor for the post-lunch digestion.

I am convinced that working few hours per day, on the right projects and in the periods in which there is more energy, is the real recipe for productivity. And I even venture to predict that it will be a main trend for the future: people will work few hours per day and almost exclusively in creative sectors (painting, music, poetry…), while the machines will take care of the other jobs.

So do yourself a favor: be ahead of time and save yourself from the nonsense of badge swiping. Many unproductive employee jobs in which people are trapped will end up being done by the machines anyway. You can focus and acquire economic freedom now already, building passive income systems that do good to you and to others.

Ok, but not everybody can leave all the jobs

Naturally there are sectors that are not suited to produce passive income. A shop salesman needs to be physicaly in the shop during the opening time. An airport security agent needs to work in the check points at specific times. A programmer needs to be in the office in contact with the colleagues of the project, during the day.

In these examples there’s necessarily a strong bound between how much the worker earns and how much time he spends in the workplace.

The news is that exactly in this type of jobs, the active income jobs, the bound between income and labor often becomes a blackmail for the worker, who, if he wants to earn enough money to live, has to work dozens of hours every week, without having any time left for all the other aspects of life.

Many active income jobs could already be done in smaller doses, with part-time contracts, and in fact they would have much more sense this way. Unfortunately the opposite is done, there’s a dumb system that regulates the market. How crazy is it, that a person has to ask for permission to the boss if he wants to travel and explore a bit the world he lives in (often receiving a no)? Or that he has to ask for permission to spend time with family and friends?

It’s not convenient to repeat continuously “I hate my job” and “I hate monday” like many people do. You are not forced to choose this type of jobs. I wrote this article to make you see that now, already there are alternatives, systems that really allow you to earn money without working most of your time. Look around you and you’ll start to notice that many people live this way.

If you’re trapped in a time-bound job, start to build passive systems that produce flows of automatic income. Once the flows will be enough to pay your expenses, you’ll be able to get rid of the time-bound job and reach economic freedom.

To make it remember to focus on the right phylosophy: get paid for the value that you create and deliver to people.


Notes: this article has been inspired by the popular article “10 reasons why you should never get a job” by Steve Pavlina, of which I considered useful to write my personal version, a bit different. June 12, 2016: fixed few grammar errors and rephrased better few parts.

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